//i Cerini - Saggi
  • “Cosa passava nella testa di Giorgio, santo non lo era ancora, mentre infilzava il Drago con la sua lancia? Cosa lo aveva spinto a quel lungo viaggio? In fondo la fanciulla non sembrava in pericolo, anzi: elegantemente vestita teneva al guinzaglio l'orrida bestia che pareva rassegnata all'essere per sempre soggiogata ai suoi voleri. A me Giorgio ha sempre dato l'idea di essere il terzo incomodo, spinto a forza verso le eroiche gesta da chissà quale mano minacciosa.”
  • “Chi oggi cede, non avrà altra occasione per potersi ridire individuo all’altezza del compito… quel compito che la nostra identità ci impone. Si diverrebbe traditori del proprio spirito (chàrisma) e dei propri padri. Ci si farebbe ingoiare da meccanismi studiati al fine di svuotarci della nostra essenza originaria, del nostro “remoto”, di quel che siamo stati dall’antichità fino a ora, e dall’entusiasmo e dal vigore che ci dona quell’appartenenza.”